Value Search Strategy

Metodologia

Le spettacolari evoluzioni delle barche dell’America’s Cup poco hanno in comune con la nostra tradizionale concezione del navigare.

Eppure, a fronte di un contesto “povero” (mare calmo e vento tra i 14 ed i 18 nodi), alta tecnologia ed equipaggi organizzati riescono a spingere imbarcazioni da 7,5 tonnellate alla velocità di 97 km/h. I tempi di regata sono stati polverizzati: da un’ora e mezzo a mezz’ora rispetto a quelli delle imbarcazioni precedenti.

Difficile per le barche tradizionali, anche se a motore, provare a raggiungerle. 

Similmente, per portare a termine obiettivi aziendali sempre più sfidanti, è necessaria una nuova metodologia capace di combinare in maniera articolata equipaggi altamente selezionati, polverizzando tempi e budget che in un contesto tradizionale risulterebbero insufficienti. 

Cambiamo le logiche

Value Search Strategy

Cambiamo le logiche

Value Search Strategy

Value Search Strategy è uno strumento agile e potente, pensato principalmente per navigare la complessità e le situazioni di incertezza. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di favorire i processi di trasformazione delle aziende, facilitando il lavoro dei team che se ne occupano.  

Per navigare contesti sconosciuti, è necessario introdurre elementi di innovazione.

Diversamente dagli approcci tradizionali, la metodologia Value Search Strategy prevede:

  • l’utilizzo di una struttura di ricerca di competenze posizionata direttamente in linea con il team di progetto 
  • la presenza di un Centro Studi e di più Communities di Specialist
  • la possibilità di utilizzare una Piattaforma Digitale condivisa tra tutti i partecipanti al team di lavoro, che facilita lo sviluppo di idee e soluzioni e completa  il set degli strumenti a disposizione. 

La struttura di ricerca ha l’obiettivo di identificare e rendere disponibili le competenze richieste e, soprattutto, condividerle con il team di lavoro. 

Il Centro Studi e le Communities, con ruoli e modalità diverse, presiedono alle fasi di identificazione, elaborazione, trasferimento delle competenze e del know-how, con l’obiettivo di renderli fruibili.

Infine, la Piattaforma Digitale ottimizza la comunicazione tra il team di progetto, il Centro Studi e la struttura di ricerca, mettendo a disposizione assistenti virtuali e funzionalità studiate per rendere l’attività quotidiana dei partecipanti più efficiente e produttiva.

Qualunque sia la problematica da affrontare, l’obiettivo sarà sempre quello di trovare, identificare e rendere disponibili know-how ed esperienze significative per indirizzare da subito i progetti nella giusta direzione e navigare le incertezze. In questo modo, è possibile affidarsi a soluzioni già sperimentate, evitando errori già noti, con un obiettivo in più: quello di migliorare, personalizzare e rendere proprio il know how maturato lungo tutta la durata del progetto.

Immaginiamo di dover portare a termine un progetto innovativo in un ambito finora sconosciuto. Il nostro primo problema sarà valutare dove recuperare le competenze richieste e come fare per utilizzarle al meglio all’interno della nostra azienda.

Lo schema di Fig. 1 affronta questo problema da un punto di vista tradizionale: il gruppo di lavoro richiede competenze e know how generiche a un’entità terza a fronte di contratti estremamente dettagliati e vincolanti. 

Utilizzando Value Search Strategy, come illustrato in Fig. 2, riusciremmo ad ottenere competenze altamente contestualizzate, con una collaborazione regolata da contratti flessibili e customer oriented

Già ad un primo sguardo, appare evidente la maggiore complessità dello schema di fig. 2, che presenta orizzonti di utilizzo molto più ampi ed una capacità di approfondimento decisamente maggiore. 

Potendo inoltre operare contemporaneamente su diversi settori e potendo raggiungere livelli di specializzazione maggiori, la seconda soluzione è in grado di portare risultati non convenzionali ed utilizzabili in tempi più brevi.

In questo secondo schema,  il punto di partenza sono le esigenze del cliente e, di riflesso, quelle del gruppo di lavoro,  indipendentemente dalla sua composizione o dalla presenza di società di consulenza esterne.

Durante la sua attività, il gruppo di lavoro potrebbe avere la necessità di far ricorso a risorse, competenze o elaborazioni esterne per potenziare il team di lavoro. Queste risorse, molto probabilmente, non serviranno tutte contemporaneamente, o per lunghi periodi di tempo, e non saranno tutte focalizzate sullo stesso argomento.

Nel momento in cui se ne avrà la necessità, le richieste passeranno attraverso la piattaforma operativa, in  una Project Room riservata, dove saranno stabilmente ospitati tutti i partecipanti al gruppo di lavoro per l’intera durata del progetto. All’interno della Project Room si potranno incontrare virtualmente sia i componenti del Knowledge Center che quelli della struttura di ricerca, e tutti potranno accedere e revisionare i risultati delle elaborazioni e delle richieste, al fine di migliorarle ed affinarle ulteriormente.

La sequenza di ricerca, studio, elaborazione, discussione e miglioramento potrà così essere attivata ripetutamente  tutte le volte che ce ne sarà bisogno, qualunque sia la tematica da approfondire. L’oggetto della ricerca e delle elaborazioni potrà cambiare di volta in volta in base alle  fasi del processo  e mutare nella forma e nella sostanza. Anche le risorse necessarie dovranno poter  essere di volta in volta differenti. Ma la metodologia di lavoro resterà invece sempre la stessa e la si potrà utilizzare in qualunque momento  e per qualunque situazione. 

Il cliente rimane sempre davvero al centro di tutto il processo: pertanto, sono previsti numerosi momenti di verifica sull’allineamento degli obiettivi previsti con quelli eventualmente sopravvenuti a fronte delle ricerche e delle attività completate.

Collaboration for Future

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